La Medicina è una politica sociale: era questo l‘argomento cardine del secondo evento del famoso Festival Internazionale di Ferrara trasmesso sabato 21 Novembre, in live su Facebook. Nonostante alcuni problemi tecnici persistenti, abbiamo avuto modo di assistere a diversi interventi sull’attuale situazione mondiale da parte di studiosi come: Nathalie Ernoult (Medici Senza Frontiere), Donato Greco (Medico Epidemiologo), Michel Thieren (OMS) e Nicola Magrini (AIFA). L’incontro, guidato dalla presentatrice Annalisa Camilli, ha espresso argomentazioni e punti di vista diversi sulla pandemia in corso da ormai un anno.

La distribuzione dei vaccini, secondo Nathalie Ernoult, non sarà equa: verranno forniti con priorità ai paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo saranno in secondo piano a causa della proprietà intellettuale e della non trasparenza degli Stati (il tema viene ulteriormente  approfondito nell’articolo La scienza è democratica?); il Canada infatti ha già comprato una quantità di prodotti per l’immunoprofilassi cinque volte superiore a quella necessaria e questo è solo uno dei molteplici esempi proposti dagli ospiti. Nicola Magrini, in accordo con l’argomento di Ernoult, ha ribadito che, anche secondo il suo punto di vista, ci sarebbe bisogno di più trasparenza da parte di tutti gli Stati e ha aggiunto che i trial clinici hanno standard ottimali e che è proprio perchè vogliono studiare un vaccino ad hoc che stanno impiegando più tempo del previsto e che nessuno dovrebbe dubitare dell’elevata capacità preventiva che i vaccini hanno. 

Michel Thieren ha controbattuto che la situazione più vicina ad una garanzia per l’accesso universale ai vaccini è il progetto “COVAX” e che non si può pretendere più di questo programma poichè, all’interno della sanità pubblica, rimarranno sempre interessi politici ed economici. 

La restante parte dell’incontro si è concentrata sulle differenze sostanziali tra il virus a marzo 2019 e il virus di adesso: secondo Donato Greco il Governo è più preparato e la popolazione conosce il virus , quindi sono state assunte misure di contenimento più efficaci che hanno contribuito all’abbassamento della letalità del virus.

In seguito alla domanda specifica, gli ospiti hanno discusso sui diversi metodi di prevenzione della malattia quali i vaccini a RNA e gli anticorpi monoclonali. Nicola Magrini ha spiegato che i vaccini a RNA sono molto funzionali: essi attivano un sistema di auto difesa nel quale l’RNA contenuto nel vaccino si integra con il nostro DNA e, successivamente con la riproduzione delle cellule, si duplica anche la parte di DNA che ci difende dalla famiglia Coronavirus.

Alla fine dell’incontro gli esperti ci hanno lasciato con una perla positiva auspicando un futuro upgrade  dei vaccini per l’inizio della primavera, così da poter cominciare a somministrarli alla popolazione mondiale.

Michelle Anago e Agnese Davi, Liceo Ariosto di Ferrara