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“Il vero viaggio comincia al ritorno: non serve guardare l’orrore negli occhi, indignarsi e poi tornare a casa e non fare nulla per cambiare le cose.” Questo ci viene ricordato da Alessandro Azzolina, presidente del “Treno della memoria” un percorso educativo rivolto principalmente agli studenti delle scuole secondarie superiori e dei primi anni dell’università, che culmina con un viaggio a Cracovia per visitare i campi di sterminio di Auschwitz e
<<“E nei loro occhi ho visto tutto lo stupore per il male altrui” così scriveva Primo Levi in quella prima dolorosa pagina de “La Tregua” per descrivere lo sguardo dei soldati russi alla vista del campo abbandonato di Auschwitz; e così mi sono sentita anch’io, quando, deportata a tredici anni, non riuscivo a capacitarmi di tanta crudeltà.>> Liliana Segre è una delle ultime italiane sopravvissute all’olocausto, che dopo quarantacinque anni
La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno in questo senso è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. E’ un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino
Malauguratamente al giorno d’oggi, molte persone, non riuscendo a coglierne l’essenza si chiedono quale sia l’importanza della storia, a cosa serva ricordare fatti ed accadimenti che ormai a noi sembrano distanti, che sono successi anni, secoli addietro e che narrano ormai di persone perlopiù morte e sepolte. Ma ciò che veramente seppellisce qualcosa è il tempo il quale lento e cheto disgrega i segni, le traccie e la memoria di
Con il termine olocausto in ebraico Shoah (“catastrofe”, “distruzione”) è indicato il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d’Europa. Accanto agli ebrei i nazisti uccisero anche altri gruppi (tra cui zingari, omosessuali, Pentecostali, Testimoni di Geova e altri); aggiungendo anche questi gruppi il totale delle vittime del nazismo è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili oltre a quattro milioni
Genocidio. Una parola pericolosa da pronunciare. Una parola che mescola il sangue e la paura, l’orgoglio e il nazionalismo, l’odio e la ripicca. Li impasta insieme. Li confonde. Li sconvolge completamente. E poi esplode. E quando esplode lo fa in maniera irrazionale e perversa, malefica e vendicativa. Non pensa, agisce. Oggi per l’ Organizzazione delle Nazioni Unite costituiscono genocidio “gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in
Il tempo trascorre inevitabilmente, giorno dopo giorno, e tutto muta, niente rimane inalterato. Ci sono oggetti, piante, forme che notiamo cambiare di settimana in settimana, alcune di mese in mese, altre di anno in anno (come la fronda di un albero) e altre ci paiono immutabili: nulla di più errato. Una casa, un edificio ci sembrano inalterabili ma non lo sono, un ingegnere lo sa molto bene; i nostri ricordi
Guardo il finestrino di questo treno, guardo il paesaggio che cambia da città a campagna, dal verde rigoglioso al giallo secco. Vedo tutta la gente intorno a me, che mi guarda con tenerezza ma anche con infinita tristezza. Non avevo mai visto così tante persone in un treno, anche se devo dire di non essere mai stata in un treno merci. Alcuni piangevano, altri guardavano fisso. C’era un silenzio assoluto,
Quanto siamo fortunati nella realtà in cui viviamo. Siamo liberi di essere e di esprimere noi stessi in ogni forma. Liberi di poter decidere della nostra vita indipendentemente da quello che le altre persone pensano di noi. Liberi di difendere e credere nelle nostre idee politiche, nella nostra fede, cultura, situazione sociale. Liberi di sognare e di fare il possibile perché i nostri sogni possano diventare realtà. Siamo liberi di
Shoah, olocausto, genocidio, sterminio: diverse parole per descrivere l’indicibile tragedia di cui è stata teatro l’Europa nel secolo scorso, ossia il tentativo del regime nazista di eliminare il popolo ebraico con la conseguente uccisione di milioni di uomini e donne di tutte le età, giovani, anziani e bambini sacrificati per il perfezionamento della razza ariana tanto voluto da Hitler. Alcuni vennero ammazzati come animali, senza nome e senza identità, ammazzati