Tag "Helena Janeczek"

Fotografe e fotografie: una lettera a Helena Janeczek

Cara Helena, mi ricordo di quando fare una fotografia era una fatica. Il mio caschetto castano, liscissimo, e i ricci biondi di mio fratello cuocevano fino a scottare sotto il sole a picco sulla piazza vuota, la cattedrale alle nostre spalle. Dopo poco ci sembrava di sentire una goccia di sudore colare tra i capelli, ma non alzavamo la mano per grattarci. I nostri sorrisi si tiravano sempre di più,

La reinvenzione della realtà

Incontrare Helena Janeczek e ascoltarla mentre racconta delle sue opere è come avere accesso al retroscena, entrare nell’intimità del suo lavoro, osservarla in un momento privato di riflessione con se stessa. La scrittura per lei è questo: un modo, non l’unico forse ma sicuramente il più istintivo, di avvicinarsi alla realtà e di entrare in relazione con essa, di districarne i nodi. Vive la quotidianità e si lascia affascinare dagli

In memoria di Gerda Taro

La ragazza con la Leica si presenta al lettore come un romanzo vero e proprio. Un lettore “ingenuo” può pensare di avere tra le mani una tradizionale biografia, più o meno romanzata, di una delle vittime più celebri della Guerra Civile spagnola. Ma fin dalle prime pagine ci si rende conto che La ragazza con la Leica è tutto tranne che un romanzo tradizionale (se nel XXI secolo si può

Gerda Taro: fantasmi che parlano

Storia, memoria, biografia, fotografia… L’adozione di Helena Janeczek da parte del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino permette di scostarsi da “dietro l’obiettivo” ed entrare nel meccanismo della Leica. Con Helena parliamo del suo lavoro di ricerca e documentazione, del delicato intreccio di ricordi altrui e di invenzione, del rispetto che si deve a chi del personaggio porta addosso l’identità reale e dell’attenzione nel selezionare dati di realtà e

Adotta una scrittrice all’Università

Proprio così. Per la prima volta nella storia del progetto il nostro progetto entra anche nelle Università, con la scrittrice Helena Janeczek.  Beatrice Manetti,  docente di letteratura italiana contemporanea – Dipartimento Studi Umanistici, Università degli studi di Torino che la ha adottata ci racconta come si svolgerà questa particolare adozione. Da sedici anni il Salone del Libro promuove la lettura e scrittura fra i giovani con il progetto «Adotta uno scrittore», realizzato

Helena Janeczek

Helena Janeczek (1964) è nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Nel 1997 pubblica con Mondadori, Lezioni di tenebra, la sua prima opera di narrativa in italiano. Vince il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Berto, riceve elogi importanti da scrittori come Lalla Romano e Erri de Luca. Segue Cibo (Mondadori, 2002),  e Bloody Cow (Il Saggiatore) e Le rondini di