Marie Curie e Hedy Lamarr, due donne dalle vite opposte, ma accomunate da un’unica arma: il cambiamento. E’ Gabriella Greison, fisica, scrittrice e giornalista, durante l’undicesima edizione di Portici di Carta, a raccontarci le storie di queste due incredibili donne. L’una completamente dedicata alla scienza e immersa nei suoi esperimenti, l’altra bellissima e celebrità del mondo cinematografico.
Marie Curie, nata da una famiglia polacca, ha un sogno: andare a Parigi e studiare fisica alla Sorbona. Contro le aspettative e i desideri di tutti, sale su un treno e dà così inizio alla sua carriera. E’ proprio nella città dell’amore che conosce il futuro marito Pierre Curie, candidandosi – e venendo assunta – come assistente di laboratorio dell’uomo. I due si dedicano agli studi sulla radioattività, esponendosi continuamente alle radiazioni che causeranno loro seri problemi di salute. La vita della donna, coronata dal premio Nobel per la Fisica, subisce il primo sconvolgimento alla morte del marito, dovuta ad un incidente stradale, nel 1906. Tuttavia è nel 1911 che la vita di Marie Curie affronta una svolta cruciale: coinvolta nello scandalo della relazione extraconiugale con Paul Langevin, acquisisce l’appellativo di “polacca ladra di mariti”. In occasione del ricevimento del secondo Nobel, viene addirittura invitata a non presentarsi alla premiazione, esortazione che deciderà di non seguire grazie a una lettera piena di affetto e stima nei suoi confronti da parte di Albert Einstein.
Hedy Lamarr nasce invece da una famiglia dell’alta borghesia austriaca e ha tutto ciò che vuole dalla vita. Iscrittasi ad ingegneria al Politecnico, abbandonerà gli studi a sedici anni per dedicarsi alla sua carriera da attrice. Il suo primo film, Estasi (nel quale lei interpreta la protagonista), è il primo nudo integrale della storia del cinema e causa di non poche polemiche. Hedy ha una carriera di successo, recita in innumerevoli film con gli attori più famosi del tempo. La sua vita, movimentata e frenetica, è attraversata da sei matrimoni e dal continuo evitare il declino della propria bellezza: stravolge i suoi lineamenti con la chirurgia plastica, alterando ironicamente i connotati che erano impiegati come parametro di bellezza. Il cambiamento cruciale sopraggiunge con la Seconda Guerra Mondiale, quando la donna, ripresi i suoi studi di ingegneria, decide di fare la sua parte e brevetta il Secret Communication System. Il SCS è un sistema di comunicazione creato per interferire con i siluri e, nonostante non venga accettato dalla marina militare, verrà usato dal Pentagono negli anni Cinquanta e costituirà la base della telefonia moderna e del wireless.
Le due donne s’incontrano una sola volta, per breve tempo, quando Marie Curie, sessatreenne e in preda alle malattie, entra nella classe della sedicenne Hedy Lamar. Questo incontro, afferma Gabriella Greison, sarà elemento di estrema ispirazione per la giovane Hedy, la cui carriera scientifica spiccherà il volo soltanto nella maturità.
Gabriella Greison presenterà le vite delle due donne in un monologo: Due donne ai raggi X: Marie Curie e Hedy Lamar, ve lo racconto io, il 7 novembre in Sala Umberto a Roma, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Marie Curie.
Aminata Sow, Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino
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