L’intervista a Chaimaa Fatihi fatta dal gruppo di lettura del Bookstock Village era parte di un ciclo d’incontri dedicato ai ragazzi delle superiori e finalizzato alla sensibilizzazione sua tema dell’integrazione tra culture diverse.
Chaimaa ha subito chiarito una cosa: prima di poter iniziare ad aiutare gli altri e a scrivere il suo libro, “Non ci avrete mai”, ha dovuto rispondere ad una domanda molto importante: “Chi sono io?”.
La risposta che si è data è stata essenziale per capire la situazione che stiamo vivendo. Chaimaa infatti è una ragazza nata in Marocco, con la cittadinanza italiana e musulmana, ed è un esempio concreto di come si possa superare questo momento di difficoltà in Europa, dove, malgrado i vari movimenti di sensibilizzazione, sta circolando l’idea che la religione musulmana sia equiparabile all’ISIS e al terrorismo e che essa sia sinonimo di regole rigide che non tengono conto della volontà delle persone.
Il termine “jihad” è un esempio lampante di questi pregiudizi: i media utilizzano questa parola per indicare la guerra santa, mentre il suo significato proprio è “sforzo”, fisico e spirituale, che un credente deve fare quotidianamente per mettersi alla prova, come ad esempio il digiuno del ramadan.
Anche il velo è un elemento molto discusso. Infatti si crede che le donne musulmane siano costrette a portarlo, mentre in realtà esse lo indossano per scelta, perché nell’Islam portare il velo è un atto di pudore e non di costrizione.
Chaimaa ha continuato il suo intervento spiegando che le donne in Marocco, paese che ha visitato un paio di mesi fa, hanno un ruolo importante e possono occupare posizioni di spicco nella società marocchina e ha sfatato così il pregiudizio secondo cui tutte le donne musulmane sono considerate inferiori all’uomo.
La scrittrice ha concluso insistendo sul fatto che la sensibilizzazione dei giovani sui temi dell’integrazione è molto importante, soprattutto nelle scuole superiori, uno dei luoghi dove bisognerebbe agire con più efficacia, mentre invece il messaggio non è accolto come dovrebbe.
Chaimaa è parsa come una ragazza semplice, buona, ma soprattutto forte. La sua voglia di cambiamento è tangibile ed ha infuso la stessa forza in tutti noi.
Lorenzo Lo Verso, Lucrezia Penna,
Liceo Ariosto