“Verità, amore e speranza”: con queste tre parole, Alki Zei descrive la sua vita. Nata ad Atene nel 1925, ha esordito nel 1963 con il suo romanzo “La tigre in vetrina”, tradotto in oltre 30 lingue.
Tutte le sue storie sono ispirate ad avvenimenti realmente accaduti nella sua vita.
“Ho vissuto sulla mia pelle due dittature e di conseguenza molte libertà mi sono state tolte, durante quei periodi.” dice lʼautrice “Nei miei libri cerco sempre di trattare questi argomenti in modo leggero, ma comunque incisivo, affinché i giovani possano comunque conoscere e capire.”
Alki ha iniziato scrivere per i suoi figli e oggi, a distanza di 55 anni, ama ancora incontrare i ragazzi e i bambini nelle scuole per raccontare le esperienze che ha vissuto.
La figura dei nonni, nei suoi romanzi, è sempre molto presente, se non addirittura protagonista, come nel suo ultimo volume “Il nonno bugiardo” (Camelozampa). Anche in questo testo troviamo temi positivi come l’affetto di Andonis nei confronti del nonno, i sorrisi per le sue bugie e la fiducia di Lara, la domestica russa, nel genere umano; al tempo stesso peró, ci confrontiamo con pagine importanti della storia del ‘900 come il maggio francese e la dittatura dei Colonnelli in Grecia oltre al razzismo e alla morte.
La scrittrice ha concluso l’incontro con queste parole, invitando i giovani alla creatività: “Senza fantasia non puoi fare niente”.
Emma Manassero e Aurora Fresia, SMS Caduti di Cefalonia
Il nonno bugiardo

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