“Aprite i confini, non solo fisici ma anche mentali: non abbiate paura, siamo tutti uguali”. Questo è l’invito che Khalid Albaih, fumettista sudanese, ha rivolto a tutti i presenti durante l’incontro di domenica 4 ottobre al Festival Internazionale a Ferrara. Il proposito infatti è quello di raccontare un’altra faccia del mondo arabo, diversa da quella tradizionalmente proposta da tutti i media, fatta di terroristi, stragi e guerra. Accanto a questa realtà ce n’è un’altra contrastante di persone coraggiose che decidono di impugnare non armi ma una semplice matita.

Questo è il caso di Hani Abbas (siriano), Nadia Khiari (tunisina), Khalid e molti altri. Il loro scopo è quello di far arrivare un messaggio a tutto il  mondo attraverso vignette con le quali ribadiscono la loro libertà d’espressione, soffocata dai regimi dittatoriali e oppressivi dei loro paesi.

Ma perchè proprio vignette? Ci sono molti altri modi per contestare e ribellarsi, ma solo con un disegno si può arrivare a tutti, senza barriere di lingue o bisogno di troppe parole. E’ per questo che “un vignettista fa più paura di un intero esercito”, come afferma Hani. Il ruolo giocato da Internet in tutto ciò è fondamentale: grazie a questo potentissimo strumento le idee dei fumettisti possono raggiungere chiunque e molte sono le collaborazioni che ne derivano.

Durante l’incontro vengono mostrate vignette di ogni artista che toccano temi differenti, dall’immigrazione all’amore. L’immagine finale è l’immancabile fiore rosso, simbolo della Primavera araba, accompagnato dal ricordo di Akram Raslan, fumettista siriano rapito dal regime e morto nelle prigioni di Assad.

 

Sara Ferrero (Liceo Alfieri di Torino) e Anna Zanoli (Liceo Ariosto di Ferrara)